Organizzato dall’ ANF (Associazione Nazionale Forense) dell’ associazione Qualiy life management, dal Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’ Università Mediterranea di Reggio Calabria, dalle , con il Patrocinio del Comune di Reggio Cal. di Unimed, del Consiglio dell’Ordine degli Avv.ti RC, e di ConfProfessioni Calabria. (11/11/17)
Il Prof Francesco Manganaro Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed economia dell’ Università “Mediterranea” di R.C ha espresso un giudizio altamente positivo per l’iniziativa che vede coinvolta la Regione, il Comune, l’università e le professioni legali per un progetto di valorizzazione dei prodotti agricoli calabresi.
Ha inoltre evidenziato come il laboratorio universitario CAT-Lab ( laboratorio di economia e management delle risorse Culturali, ambientali e turistiche) diretto dalla Prof Mantovani in 10 anni di attività abbia valorizzato le eccellenze enogastronomiche calabresi ed in particolare produzione di olio di oliva, miele al bergamotto prodotti dai laureandi della stessa Prof.
La relazione economica della Prof. Michela Mantovani era relativa al “Il made in calabria del food : la sua valorizzazione internazionale attraverso il cineturismo, percorsi esperienziali enogastronomico ed E-commerce per il contrasto all’ Italian sound “.
Facendo riferimento all’ ultimo Report (SINAB settembre 2016 ) del Ministero delle politiche agricole,
ha evidenziato che tra i paesi europei l’Italia è prima produttrice di prodotti bio e la Calabria è prima regione top in percentuale sia sulla superficie coltivata sia per aziende bio .
Le sue percentuali si staccano esponenzialmente dalla media italiana di quasi tre volte per estensione (31,5% Calabria su media italiana del 12%) e di quasi due volte per aziende agricole bio (6,5% su media del 3,6%).
Invece non è nella classifica come regione per il numero di trasformatori o importatori.
Ciò significa che la Calabria ha il prodotto grezzo ma non lo trasforma perdendo così gran parte della ricchezza.
La prof ha sottolineato come questo record sia da valorizzare e da promuovere a livello internazionale attraverso uno strategico lavoro di comunicazione al pari di come hanno fatto gli americani “che hanno prodotto film per vendere Hamburger e Coca Cola nel mondo” -come disse il produttore cinematografico Dino De Laurentis-. Allo stesso modo la Calabria potrebbe vendere il suo “bio” o prodotti enogastronomici, utilizzando i film distribuiti in tutto il mondo come promozione. Film in cui l’organic food sia il protagonista del film o della fiction
Questa strategia è stata utilizzata dalla Regione Sicilia per la valorizzazione dei prodotti tipici locali come gli arancini grazie alla fiction televisiva del Detective Montalbano.
La fiction, girata nella provincia di Ragusa ha portato nei luoghi delle riprese un esponenziale numero dei turisti tanto che le attività della filiera risto/ ricettiva nella provincia hanno avuto un aumento esponenziale di quasi 10 volte .
La Sicilia per gli stessi settori ha avuto un aumento del 2,6 volte, mentre per l’Italia del 1,27 volte.
Questi dati derivano dallo studio della stessa Mantovani: (Il turismo esperienziale siciliano dopo la produzione della fiction il commissario Montalbano) ricerca che ha Utilizzato l’indice differenziale di sviluppo turistico Mantovani-F, ideato dalla stessa prof, utile a capire quanto sia aumentato il turismo in una certa provincia in relazione alla regione di appartenenza ed all’ Italia.
Una valorizzazione territoriale ancora più difficile e con esiti estremamente positivi è dovuta allo scrittore, Re Mida, Federico Moccia che trasforma in oro ciò che tocca. L’effetto Moccia ha portato un luogo scuro e sperduto di Roma (Ponte Milvio) a rivalutarsi turisticamente dopo la proiezione del Film ho voglia di te in cui i protagonisti si giuravano amore eterno attaccando un lucchetto sul ponte e buttando nel Tevere la chiave.
Il luogo è diventato un attrazione turistica e la zona che nel frattempo si è riqualificata .
L’importanza del turismo non riguarda solo l’effettiva spesa fatta dai turisti in loco ma è l’idea del made in italy o del made in Calabria che si portano a casa.
Ossia Il “vero” parmigiano reggiano e degli eccezionali e “veri” prodotti enogastronomici calabresi come n’duia, fondamentali a debellare l’italian soundche invade il mondo con falsi prodotti made in Italy ma che di italiano hanno solamente l’idea. Chi assaggia le eccellenze calabresi non si accontenterà di un falso Italian food.
La prof Mantovani dichiara : ” sono convinta che la partnership fra l’Università, Comune e Regione nella condivisione delle stesse strategie di marketing territoriale siano fondamentali per far cambiare la percezione negativa della Calabria veicolando i valori positivi dell’ eccellenza del cibo sano, genuino e biologico.
Inoltre la stessa prof. Mantovani ha preso accordi con l’ Ambasciatore canadese S.E Peter McGovern, che supporta il progetto/premio young Calabria project per eccellenze agroalimentari rilevate dagli studenti del CAT-LAB, perchè in linea con il concetto canadese di agricoltura sostenibile.
Tra i relatori sono intervenuti AVV. Giuliana Barberi – Presidente ANF ha presentato la Strategia Europa 2020- Finanziamenti a gestione indiretta- Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale (FEARS) Area Agroalimentare Regione Calabria. Normativa Comunitaria e Cenni sulla nuova legge sul caporalato .
Ing. Carmelo Salvino -Dirigente Dip.Agricoltura Regione Calabria- ha presentato le opportunità dei PSR e dei GAL, ON. Ernesto Carbone ha evidenziato il problema che i piccoli agricoltori calabresi non fanno sistema perdendo così l’opportunità di commercializzazione dei propri prodotti.
Il Vice Ministro agli Esteri Mario Giro ha evidenziato come sia importante il brand made in Italy facendo l’esempio dell’ acqua panna acquistata da una holding francese, la quale per valorizzare l’acquisto ha stampigliato sull’ etichetta made in Italy Toscana . Dopo quest’ azione di marketing i volumi di vendita dell’ acqua sono aumentati del 14%.
ARTICOLI
10 ) Quotidiano del Sud, Edizione Vibo Valentia 23 dicembre 2016